Le canzoni della nostra vita: “Mrs. Robinson” by Simon & Garfunkel

di Antonio Nerone (ascolta il podcast su Spotify)

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Il primo ricordo che ho di “Mrs. Robinson” di Simon & Garfunkel, scritta da Paul Simon nel 1967, è legato alle immagini dell’Alfa Romeo Duetto rossa, guidata da un giovanissimo Dustin Hoffman che sfreccia a velocità sostenuta sul Bay Bridge di San Francisco nel film “Il laureato” (The Graduate) di Mike Nichols.

Nella colonna sonora del film, che contiene altre due stupende canzoni del duo folk-rock americano, ovvero “The sound of silence” e “Scarborough fair”, apparve una prima, parziale versione del brano, ma solo nel 1968, in seguito allo strepitoso successo ottenuto dal film stesso, la canzone venne completata e inserita nell’album “Bookends”, raggiungendo in breve tempo il primo posto della classifica statunitense Billboard Hot 100 e vincendo nel 1969 il Grammy Award nella categoria “Record of the Year”.

Anche il testo subì delle sostanziali modifiche. La canzone era stata scritta pensando a “Mrs Roosvelt”, una donna che aveva lottato per i diritti dei neri e delle donne e aiutato tanta gente in difficoltà negli anni della Grande Depressione e, a causa del film, trasformata in “Mrs. Robinson”. In effetti, versi come “And here’s to you, Mrs. Robinson, Jesus loves you more than you will know … God bless you please, Mrs. Robinson, Heaven holds a place for those who pray” non hanno alcuna attinenza con il contesto del film che attribusce alla matura signora Robinson, impegnata nell’opera di seduzione del giovane laureato, una connotazione piuttosto negativa.

Il riferimento a Joe Di Maggio, la star del baseball degli anni 30/40, contenuto nei versi «Where have you gone, Joe DiMaggio? A nation turns its lonely eyes to you. What’s that you say, Mrs. Robinson? Joltin’ Joe has left and gone away», fra i più conosciuti in assoluto di tutta la produzione di Paul Simon, viene spiegato in un’intervista del 1990 alla rivista SongTalk dallo stesso autore, come un richiamo alla fierezza e alla dignità degli eroi del passato in un tempo in cui il pensiero conformista tendeva a distorcere i valori autentici.

Tra l’altro la citazione (“Che fine hai fatto, Joe Di Maggio?”) non fu particolarmente gradita dal campione dei New York Yankees che, pur avendo abbandonato il baseball sin dal ’51, godeva ancora di ottima salute, salvo poi ricredersi dopo i chiarimenti avuti con lo stesso Simon, che nel corso di un incontro gli spiegò il vero significato dei versi; il successo della canzone procurò inoltre allo sportivo grande notorietà anche presso le nuove generazioni americane.

Nel 1968 “Mrs. Robinson” fu tradotta in italiano da Francesco Guccini che apportò alcune variazioni al testo, senza modificarne il senso generale. Tuttavia, non venne incisa dal cantautore emiliano, ma da un gruppo beat dell’epoca, I Royals, e due anni più tardi da Bobby Solo. Nel 1969 Frank Sinatra incise una cover del brano di sapore swing inserendola nell’ album “My Way” evitando, però, di riportare nel testo i versi relativi a Joe Di Maggio a causa di precedenti dissapori avuti con il campione italo-americano.

La versione che preferisco è quella live che apre il concerto in Central Park del 19 settembre 1981, in occasione della seconda reunion di Simon & Garfunkel; al concerto gratuito, organizzato per ottenere attraverso i media e la pubblicità i finanziamenti necessari alla gestione dei Parchi, assistettero 500.000 persone circa, e da esso fu ricavato quello che è probabilmente l’album più noto del duo, The Concert in Central Park, giudicato dalla rivista Rolling Stones fra i migliori in assoluto del 1981.

Il sound alla base del pezzo è piacevole, condotto dall’eccellente chitarra acustica di Paul Simon, sostenuta da due elettriche dai suoni puliti e brillanti, e da una sezione ritmica di tutto rispetto, con il raffinato Steve Gadd alla batteria e l’ottimo Antony Jackson al basso; il tutto viene arricchito da una validissima sezione fiati che fornisce spessore e colore alla performance di una serata esaltata dalle voci dei due che raggiungono livelli di grande purezza espressiva.

Mrs. Robinson” è amatissima dai musicisti e in modo particolare dai chitarristi che prediligono il genere folk e country/rock e autori come S&G appunto, Dylan, James Taylor, Neil Young, etc … ); la struttura del brano propone una successione di accordi maggiori ad intervalli di quarta suonati in prima posizione (E,A,D,G,C) che conducono con una veloce progressione verso il chorus armonizzato in maniera più tradizionale (G, Em, C, Am, D) ma esaltato dalle due voci che si fondono in uno mix stupendo caratterizzato da gradevolissime melodie.

Tonino Nerone (Campobasso, 11 maggio 2012)

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